LE ORIGINI DI MOSARTEK

In 17 anni si può fare un viaggio davvero interessante. Si incontrano tante persone, si visitano luoghi e si imparano nuove cose. Talvolta si inciampa in qualche difficoltà, talvolta la stanchezza si fa sentire e l’incertezza ci fa domandare: «ma chi me lo ha fatto fare?!» «ma non sarebbe stato meglio se fossi rimasta dov’ero, al sicuro, dove conoscevo già tutto e non c’erano imprevisti, situazioni difficili da risolvere…?»

Sì certamente, poi però si fanno i conti con la noia, la penosa routine e un senso di pesantezza che spegne corpo e mente. E allora via! Si prosegue nell’avventura sapendo che i dubbi torneranno sempre e che la tentazione di fermarci, e darci degli stupidi per aver intrapreso un viaggio simile, non ci abbandonerà mai. Mi sento così in questi ultimi 17 anni, piedi e caviglie gonfie per i tanti chilometri percorsi e sono ancora in viaggio.

Nel mio bagaglio ho accumulato dei tesori preziosi, inestimabili. Ho conosciuto tante persone, con qualcuna mi sono anche scontrata, e tutte mi hanno lasciato qualcosa in dono. Ogni tanto mi fermo per tirare il fiato e per fare il bilancio del mio percorso fino a quel momento. Ad ogni sosta lascio un segno sulla strada, e le persone che ho incontrato, passandoci riconoscono che sono stata lì per un po’.

Il mio viaggio inizia nel 2000 quando incontro il mio primo Maestro di mosaico. Succede quasi per caso – tempo dopo capisco che non è affatto così, come sto scrivendo nel mio prossimo libro – reduce come sono dal mondo dell’amministrazione aziendale, dell’informatica e della grafica. Per cinque anni mi esercito da sola, con accanto i miei libri sui mosaici storici e le tecniche più disparate. Chiamo il mio piccolo laboratorio nel garage di casa: Mosaici Artigianali. Il viaggio prosegue.

Orvieto

Tra un fallimento e un momento di euforia, tra lo sconforto per una malta collassata e la gioia di una sequenza di tessere ben assortita, nel 2005 apro il laboratorio in pieno centro storico di Orvieto: Musiv’Arte.

Rimango ad Orvieto due anni, nei quali affino la tecnica grazie a Maestri che mi vado a cercare in giro per mezza Europa. Arriva il momento di ripartire, altra tappa. È il 2007; arrivo in Svizzera nel canton Zurigo con tutto il mio bagaglio e riapro il laboratorio in una deliziosa Bauernhaus costruita 200 anni fa, e ottimamente restaurata da poco.

Da allora con Musiv’Arte il viaggio si fa sempre più interessante, tra nuovi Maestri, nuove tecniche, materiali pregevoli e persone brillanti. Sono passati 10 anni dall’ apertura di Musiv’Arte nel 2005, festeggio con clienti, famiglia e conoscenti.

Altri due anni passano ed è il momento di mettersi in linea con i tempi, dando un nuovo nome al mio viaggio: MosArtek e con sé porta nuove avventure, nuovi compagni di avventura e nuovi orizzonti. In termine tecnico si chiama Rebranding, io lo chiamo: un abito nuovo di zecca per uno stagionato cuore italiano.